2017 CastellammareCultureFest – Noi profughi – workshop 9 -10 settembre

“L’amore che non cresce è un amore che sta cominciando a morire.”
Quando vediamo e capiamo la sofferenza di noi stessi e delle altre persone, comprensione e compassione, iniziano ad aumentare, queste sono le energie che possono sanarci e trasformarci in un mondo più umano.
Quando guardiamo il mondo, vediamo che nulla e nessuno, può sopravvivere senza cibo e lo stesso vale per l’amore. Quando non ci si sente protetti e incoraggiati nel proprio paese di origine, la consapevolezza si trasforma in ribellione, si fugge dai luoghi, dove senti che perdi potere e la vita diventa una lotta per la sopravvivenza.
Ho conosciuto questi profughi giovani di talento, con occhi profondi e cuore delicato, hanno il dolore stampato negli occhi, la gratitudine nel cuore, tanta voglia di pace e di lavorare, purtroppo sono sempre sottopagati…
Alcuni dei centri di accoglienza, spesso beni confiscati alla mafia, che con disponibilità hanno aderito a questo progetto di scambio interculturale e integrazione, li ospitano con amore e cura.
La fotografia, in quest’occasione è stata un mezzo per noi tutti, un ponte per incontrarci per abbattere il muro dei giudizi e per sentirci parte di un progetto comune.
La strada ti guarda – come metafora, richiedeva di narrare il qui e ora di ognuno dei partecipanti, un esercizio di consapevolezza e di presenza nel nostro mondo.

Mi chiamo Lamin-D Sarr, arrivo dal Gambia, con i mezzi della disperazione.
Oggi sono ospite del centro di accoglienza a Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo.
My name Lamin-D Sarr, I come from Gambia, with the means of despair.
Today I’m a guest of reception centre in Balata Baida, part of Castellammare del Golfo.

Mi chiamo Mamadue Jallo, arrivo dalla Guinea, con i mezzi della disperazione.
My name is Mamadue Jallo, I come  from Guinea, with means of despair.

Mi chiamo Mamadue Balde, arrivo dalla Guinea con i mezzi della disperazione.
Oggi sono ospite del centro di accoglienza Albatros di Salemi.
My name is Mamadue Balde, I come from Guinea with means of despair.
Today I’m a guest of reception centre Albatros in Salemi.

Mi chiamo Mohamed Jallo, arrivo da Burkina Faso con i mezzi della disperazione.
Oggi sono ospite del centro di accoglienza Gabbiani di Salemi.
My name is Mohamed Jallo, I come from Burkina Faso with means of despair.
Today I’m a guest of reception centre Gabbiani in Salemi

Mi chiamo Sueb, arrivo dal Gambia con i mezzi della disperazione.
Oggi sono ospite del centro di accoglienza a Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo.
My name is Sueb, I come from Gambia with means of despair.
Today I’m a guest of reception centre in Balata Baida, part of Castellammare del Golfo.

Castellammare del Golfo – La strada ti guarda  9-10 settembre
Odette Hasenfratz, Fina Alessi, Maria Tumminia, Giovanni Camardella, Annalisa Brucoli, Peppe D’anna, e Chiara Giarrusso.
Grazie a Simona Nasta, Alessandra Puccio, Mama Africa e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo workshop.

 

Posted in highlights, mother_india, namaste, photogallery, workshop_gallery.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *